TAG HEUER MONACO, Il classico intramontabile indossato da Steve McQueen. Iconico fino all’osso, come la corsa e la città da cui prende il nome (Monaco è sinonimo di eleganza e prestigio, con un tocco vintage). Il primo cronografo automatico diventa leggenda con Steve McQueen, che lo indossa durante le riprese del film hollywoodiano del 1970 dedicato alle corse: “Le 24 Ore di Le Mans”. L’orologio immancabile per chi vive con l’acceleratore sempre premuto.
Estratto dal Video
Parliamo oggi di un orologio veramente affascinante, abbiamo qui l’astuccio di una versione speciale del Monaco, si tratta di un orologio con una storia veramente interessante da raccontare, importante nel panorama dell’orologeria perché stiamo parlando del primo cronografo con movimento automatico della storia dell’orologeria.
Nasce nel 1969, prima di questo orologio i cronografi erano esclusivamente a carica manuale. Questa versione che vi presento è una versione commemorativa nei colori Gulf, perché?
Perché l’orologio Monaco è un orologio strettamente legato al mondo delle competizioni automobilistiche.
A cavallo fra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta del Novecento nelle competizioni e nelle corse dedicate agli sport prototipi, quindi Gare quali la 24 ore di Daytona, la 24 Ore di Le Mans, la 1000 km di Nürburgring, gare leggendarie all’epoca il campionato mondiale Marche era sicuramente più importante della stessa Formula 1, vi partecipavano ufficialmente le scuderie più importanti e le case più importanti, fra cui l’eterna sfida fra Porsche e Ferrari, che tanto andava tra gli appassionati di motorsport.
Nel 1969/1970 il grande attore americano Steve McQueen, grandissimo appassionato di motori, decise di realizzare un film sulla 24 Ore di Le Mans. Si tratta di un film che all’epoca non ebbe un grande successo commerciale ma che nel proseguo però è diventato veramente un film di culto.
Il film è molto imperniato sulle vicende della corsa con uno storyboard minimale, quindi veramente un film per puristi e per appassionati. In quel film Steve McQueen interpreta Michael Delaney, pilota americano ufficiale del team Gulf, team americano di John Wyer che all’epoca si schierava al Porsche 917 una delle più belle vetture da corsa di tutti i tempi, e Steve McQueen in quel film indossa al polso un orologio Monaco con quadrante blu, che ancora è in produzione.
Quindi la Tag Heuer vuole citare quella esperienza particolare realizzando una versione speciale del suo Monaco, dove nel quadrante spiccano i colori che decoravano quella spettacolare auto da corsa.
Come vedete sul quadrante classico quadrato particolare del Monaco con i due contatori spiccano le due fasce colorate e il logo Gulf ed anche il cinturino con i suoi colori riproduce e ripropone le colorazioni della scuderia Gulf di John Wyer.
La caratteristica che possiamo notare tutti è la corona dalla parte sbagliata, i due pulsanti crono dalla parte regolamentare, la corona dall’altra parte era un artificio tecnico perché volendo realizzare un cronografo automatico non riuscirono a sistemare dalla stessa parte tutte queste funzioni (pulsanti, corona) quindi dovettero alzare leggermente lo spessore della cassa e riportare la corona dall’altra parte.
L’orologio rimane assolutamente un oggetto di design straordinario ancora oggi un vero oggetto di modernariato ed era assolutamente un orologio desiderato, utilizzato da molti professionisti dell’ambiente e infatti l’aneddoto particolare che forse molti non sanno è che il Monaco al polso di Steve McQueen durante le riprese del film non era un orologio personale di Steve McQueen né tantomeno era un orologio fornito dalla casa per le riprese, molto semplicemente non era previsto che Steve McQueen avesse un orologio particolare al polso ma Steve McQueen notò questo orologio, questa novità appena presentata al polso di Jo Siffert pilota svizzero fortissimo sia in Formula 1 che nel mondiale prototipi pilota ufficiale della Porsche e incuriosito da questa forma particolare gli chiese “prestamelo, fammelo indossare per le riprese del film” e l’orologio divenne una leggenda e fra l’altro si narra che quello l’orologio rimase per sempre sul polso di Steve McQueen non lo restituì mai più a Jo Siffert.